Zenone
I filosofi che hanno cercato di affermare l'esistenza di una realtà assoluta, come la Natura, Dio o lo Spirito e la Ragione, hanno spesso fatto riferimento alle caratteristiche dell'essere teorizzato da Parmenide, che è ingenerato, imperituro, eterno, immutabile, unico e necessario. Zenone di Elea, discepolo di Parmenide, ha cercato di dimostrare con argomenti logici che chiunque si discostasse dall'insegnamento del maestro sarebbe caduto in contraddizioni logiche insanabili. Zenone ha utilizzato il metodo di riduzione all'assurdo, ammettendo in via ipotetica le tesi degli avversari per mostrarne le conseguenze paradossali. Una delle sue argomentazioni famose è quella di "Achille dal piede veloce", che confuta le tesi a favore del movimento. Questo argomento si basa sull'infinita divisibilità dello spazio e sostiene che Achille non potrà mai raggiungere una tartaruga anche se ha un piccolo vantaggio su di essa, poiché la tartaruga si sposterà continuamente. Questo argomento è stato esaminato dai logici e dai matematici nel corso dei secoli. Aristotele ha cercato di risolvere il paradosso affermando che lo spazio fisico reale è sempre finito e divisibile in porzioni definite, mentre l'infinità è solo una possibilità teorica. In conclusione, l'uso della riduzione all'assurdo da parte di Zenone rappresenta una delle prime forme di ragionamento dimostrativo applicato alle discussioni filosofiche.
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